Psicologia - Psicoterapia
Trattamento di disturbi dell'area psicopatologica come problematiche legate all'ansia e al tono dell'umore, disturbi alimentari, disturbi del sonno, disturbi ossessivo-compulsivi, sindromi psicosomatiche e nuove dipendenze.
Gli interventi riguardano anche il più ampio spettro del disagio individuale e della sofferenza esistenziale come difficoltà nelle relazioni interpersonali, problematiche relative alla propria identità, disagi collegati a patologie organiche, malessere, problematiche inerenti l'autostima, difficoltà assertiva, blocchi nello studio universitario, stress e disagio sul lavoro, crisi nelle fasi di passaggio della vita come rottura affettiva, lutto, pensionamento, genitorialità.
Nel corso dei colloqui verranno analizzati i bisogni e le richieste, al fine di cogliere il significato che la sofferenza ha assunto per l'esistenza della persona nei suoi specifici contesti di vita. La presa in carico avrà l'obiettivo di attivare un cambiamento del modo di fare esperienza nel mondo e con gli altri, aprendo nuove possibilità esistenziali.
Neuropsicologia
La neuropsicologia clinica si occupa di indagare le funzioni cognitive individuali (es.: attenzione, memoria, linguaggio, funzioni esecutive, abilità visuo-percettive, abilità prassiche) con l'obiettivo di individuare le alterazioni del funzionamento cognitivo generalmente insorte a seguito di una lesione o di una disfunzione del sistema nervoso centrale (es.: ictus, trauma cranico-encefalico, patologie neurodegenerative).
Le funzioni cognitive vengono indagate durante la valutazione neuropsicologica attraverso l’indagine anamnestica, l’osservazione qualitativa e l’uso di test psicometrici standardizzati. In base all'esito della valutazione può seguire una presa in carico riabilitativa o di stimolazione cognitiva con lo scopo di potenziare le competenze residue e attivare strategie di compenso rispetto ai deficit presenti.
Ulteriori aree di intervento riguardano:
il supporto psicologico a chi si prende cura dei pazienti con disturbi cognitivi (caregivers);
la valutazione durante l'età dello sviluppo ove siano presenti difficoltà negli apprendimenti (lettura, scrittura, calcolo);
la valutazione dell’efficienza cognitiva anche in assenza di un conclamato danno cerebrale (es.: depressione, disturbi d’ansia, conseguenze da Covid-19, familiarità per patologie degenerative, esiti secondari di patologie internistiche, interventi chirurgici e terapie farmacologiche)